Glossario cosmetico

Acido ialuronico

È una molecola che si trova naturalmente nel nostro organismo, e costituisce la maggior parte della sostanza fondamentale della nostra pelle. In cosmetica viene generalmente inserito nei prodotti antiage proprio per la sua funzione di rinnovamento cellulare, intervenendo quindi nei “cedimenti” dovuti all’invecchiamento della cute.

 Acido glicolico

L’acido glicolico viene spesso utilizzato in elevate concentrazioni per effettuare il cosiddetto “peeling chimico”, contrapposto –a nostro avviso- al più adeguato esfoliante-scrub viso/corpo. Come ingrediente, il nostro laboratorio non lo inserisce mai nelle proprie formulazioni.

Allergizzante (allergeni)

Sostanza e/o prodotto in grado di suscitare una reazione allergica in una persona già predisposta. Potenzialmente qualsiasi ingrediente e/o prodotto innocuo per la maggior parte degli individui può scatenare un’allergia in un soggetto vulnerabile. Il Comitato scientifico dell’Unione Europea ha riconosciuto a 26 sostanze utilizzate nei cosmetici potenzialità allergizzanti maggiori (rispetto a ingredienti comunemente impiegati nei cosmetici). Se una o più di queste sostanze è contenuta nel prodotto in quantità superiori alle soglie limite, deve essere indicata nella lista degli ingredienti.

Antiossidante

Sostanza che previene la formazione di radicali liberi (si legga relativa voce), o che si impiega nei prodotti per prevenire l’ossidazione (ovvero la degradazione del prodotto a contatto con l’ossigeno presente nell’aria) di altri ingredienti presenti nella formulazione, specialmente i lipidi (grassi): è l’ossidazione dei lipidi infatti rende il prodotto maleodorante e rancido.

Carbonato di calcio (o Calcio carbonato)

Il Carbonato di calcio è un dei costituenti principali del calcare ed è il sale che determina la durezza delle acque. E’ presente in natura in molti tipi di rocce, fra cui il marmo e le rocce calcaree. In cosmesi è utilizzato come ingrediente nella formulazione di dentifrici per la attività antiplacca. L’utilizzo di questo sale nei preparati cosmetici è sicuro e non esistono limitazioni legislative. Abitualmente nelle paste dentifrice la sua concentrazione è minore del 10%.

Clinicamente testato

Anche se giuridicamente non esiste una definizione, in linea di massima con il termine clinicamente testato, si indica un prodotto che è stato sottoposto a test su esseri umani con il fine di garantirne la sicurezza una volta immesso sul mercato. Le verifiche eseguite sul prodotto devono essere svolte da personale specializzato e competente.

Collagene

È una proteina strutturale e come tale è presente nei denti, nei tendini, nei vasi, nella pelle, nelle cornee e nelle cartilagini . Il collagene esplica la sua azione soprattutto a livello cutaneo, infatti la sua presenza ne influisce il benessere, ne caratterizza l’elasticità e la tonicità e ne garantisce (anche se solo indirettamente) la corretta idratazione.

Spesso il collagene viene associato all’invecchiamento cutaneo e in effetti, la presenza o meno di questa proteina porta a dei cambiamenti estetici evidenti. Se durante la giovinezza la quantità di collagene formatesi nel nostro organismo equivale a quella degradata, con il passare degli anni si forma uno squilibrio che porta a una riduzione della presenza di collagene, con conseguente minimizzazione delle sue azioni.

Ad oggi è ampiamente utilizzato in preparazioni cosmetiche quali creme e sieri, per la sua spiccata azione anti-age.

Conservanti

Sostanze presenti nelle preparazioni cosmetiche al fine di arrestare o limitare la contaminazione microbica. I conservanti preservano l’integrità della preparazione, evitando l’insorgere di reazioni avverse quali prurito, irritazioni o addirittura infezioni derivate da un aumento di carica microbica.

Il problema della contaminazione da parte di microrganismi nelle preparazioni, esige un controllo costante durante tutte le fasi di preparazione del cosmetico e un’adeguata scelta del sistema conservante più adatto (spesso per ottenere una maggiore efficacia, si tende ad utilizzare una miscela di più conservanti).

Coloranti

Sostanze, naturali o di sintesi, in grado di attribuire un colore alle preparazioni cosmetiche. Perché la colorazione sia visibile ad occhio nudo, è necessario che tali sostanze presentino nella loro struttura un GRUPPO CROMOFORO, cioè in grado di assorbire determinate lunghezze d’onda appartenenti al così detto “visibile”. Il loro utilizzo è regolato da norme applicate a livello mondiale ed ognuno è associato a un proprio codice numerico che prende il nome di COLOUR INDEX. A seconda del colorante scelto, il legislatore applica limitazioni quantitative.

Cosmetici naturali

I cosmetici naturali si contraddistinguono per l’alta percentuale di ingredienti naturali da cui sono costituti. Essi sottostanno alle stesse normative che regolano ogni cosmetico. Le sostanze di origine naturale derivano dal regno animale, vegetale e minerale.

Dermatologicamente testato

Con il termine dermatologicamente testato si intende che il prodotto è stato sottoposto a test che intendevano studiare gli effetti sulla cute del prodotto stesso ( tollerabilità) . Legalmente non esiste una definizione univoca, perciò l’utilizzo di questo termine pone dei limiti. Infatti non si hanno specifiche sui test svolti, sugli esiti e sulle persone che sono state sottoposte a esame.

Dimeticone

Il Dimeticone (Dimethicone) appartiene alla famiglia dei siliconi (sostanze che presentano nella loro formulazione chimica un legame ossigeno-silicio) e con tale termine si va ad indicare un’intera classe di sostanze. I dimeticoni infatti si differenziano in base al peso molecolare (PM): quelli a basso PM, caratterizzano una texture asciutta e setosa al tocco, mentre quelli ad alto PM presentano ottime proprietà filmogene ( costituiscono un film a protezione della cute). In cosmesi si utilizzano per modificare la texture di un determinato prodotto, per l’effetto di protezione cutanea e per l’azione anti-schiuma.

Film idrolipidico

Per film idrolipidico si intende una pellicola (appunto film) formata da una frazione idrofila e una idrofoba, posta immediatamente sopra lo strato più esterno della cute. La parte idrofila è costituita da una miscela di sostanze chiamate NMF, fattore naturale di idratazione, e la sua funzione primaria è quella di mantenere idratato lo strato corneo tramite le sue proprietà umettanti. La frazione lipidica è invece composta principalmente da sebo, ma anche da grassi definiti epidermici (come l’acido linoleico) e una delle sue funzioni primarie è quella di regolare l’evaporazione dell’acqua. Il film idrolipidico inoltre ha funzione antimicrobica derivata sia dal PH acido, che dalla presenza di lipidi che favoriscono un ambiente inadatto alla crescita dei patogeni.

Filtro solare

I filtri solari vengono aggiunti alle preparazioni cosmetiche allo scopo di proteggerci dalle radiazioni emesse dal sole. Infatti spesso, le difese che il nostro organismo ci mette a disposizione, non sono sufficienti per garantirci una protezione adeguata. I filtri solari utilizzati in cosmesi si differenziano in filtri fisici e chimici: i primi agiscono riflettendo le radiazioni, i secondi invece, hanno lo stesso meccanismo della melanina, cioè assorbono le radiazioni e le trasformano in energia.

Fototipo

La classificazione in base al fototipo è utilizzata soprattutto in dermatologia e si basa sulla quantità di melanina presente nella cute ( o più correttamente melanine). La maggiore o minore presenza di queste sostanze porta a un diverso colore di carnagione, di capelli e spesso di occhi. Ciò identifica una diversa risposta da parte della cute alle radiazioni solari. Le classi sono sei e si parte dal soggetto con carnagione lattea per finire a quella scurissima o nera.

Ghiandole sebacee

Sono ghiandole che fanno parte dell’apparato tegumentario. Si trovano nella cute, specificatamente nello strato definito derma. Sono presenti in tutto il nostro corpo, ma in maggiore quantità a livello del cuoio capelluto e del viso. Tramite la produzione di sebo, che riversano direttamente nel follicolo pilifero, esse hanno la funzione di mantenere la pelle morbida e idratata e di donare ai capelli morbidezza e lubrificazione.

Glicerina

È una sostanza liquida, viscosa e trasparente. In cosmesi rappresenta l’umettante più utilizzato. La glicerina è sempre ben tollerata dalla cute e a seconda della percentuale con cui viene utilizzata svolge azioni diverse: a basse concentrazioni mantiene l’idratazione cutanea, a concentrazione più elevate ha azione idratante e plastificante, infine in percentuali maggiori al 40% ha proprietà conservanti.

Glicole Propilenico

 Il Glicole propilenico (Propylene Glycol) è uno degli ingredienti con proprietà umettanti più utilizzati in ambito cosmetico. E’ impiegato per la sua capacità di mantenere l’idratazione attraverso una limitata evaporazione di acqua a livello della cute. E’ presente nelle formulazioni in commercio con una concentrazione che si aggira al 10% .

Melanina

La melanina è la sostanza che definisce il colore della pelle. Anche se in termini generali si parla di melanina, è più corretto dire melanine, infatti le sostanze che donano colore alla cute e ai capelli sono tre : Eumelanina, Feomelanina e Neuromelanina. Le melanine sono dei pigmenti e in base alla loro concentrazione viene definito il colore della pelle e anche quello dei capelli.

Queste sostanze sono prodotte dai cheratinociti, cellule che si trovano a livello dell’epidermide. La loro produzione aumenta quando la cute entra in contatto con i raggi ultravioletti e questo processo porta ad una differente colorazione della pelle (abbronzatura) .

Nichel

Il Nichel è un metallo presente nel nostro organismo e la sua attività è legata ad un enzima chiamato idrogenasi implicato nel metabolismo del glucosio, degli ormoni e degli acidi nucleici. E’ possibile trovarne tracce in molti alimenti di uso comune, oltre che nell’acqua e nel suolo. Nei soggetti sensibili, questo metallo può provocare reazioni allergiche.

NMF

Il Natural Moisturizing Factor o in italiano, Fattore Naturale di Idratazione, è composto da una miscela soprattutto di amminoacidi, urea e zuccheri . E’ presente come parte idrofila del film idrolipidico (vedi glossario ) e la sua azione è essenziale per mantenere il giusto livello di idratazione della cute.

Oli essenziali

Sono sostanze di origine vegetale ottenute tramite spremitura o distillazione delle piante. Vengono utilizzate nelle preparazioni cosmetiche per le loro numerosissime proprietà, oli essenziali infatti, possiedono tutte le attività presenti nella pianta d’origine. Fra quelli impiegati per uso cosmetico, alcuni fanno parte delle 26 sostanze allergizzanti il cui utilizzo nelle formulazioni è limitato e regolarizzato.

Ossido di zinco

L’ossido di Zinco è uno degli ingredienti maggiormente utilizzati nei prodotti cosmetici definiti solari. Viene impiegato per la sua capacità di dispersione e riflessione dei raggi ultravioletti provenienti dal sole, divenendo così un filtro solare. Anche se la sua azione è stata dimostrata e questo elemento è ampiamente utilizzato nelle varie formulazioni, esso non è ancora presente nell’elenco dei filtri autorizzati.

L’ossido di zinco ha inoltre proprietà che limitano l’irritazione cutanea, per questo viene utilizzato nelle preparazioni cosmetiche destinate al bambino, come per esempio le paste antiarrossamento.

PaO

Period after Opening, cioè lasso di tempo entro il quale è possibile utilizzare un determinato prodotto cosmetico in totale sicurezza. Questa misura temporale è definita in mesi e l’utilizzo del PaO in cosmesi è obbligatorio dal 2005. Il periodo dopo l’apertura è indicato con lo stesso simbolo in tutta l’ Unione Europea: un vasetto aperto sul quale vengono indicati i mesi considerati sicuri, espressi in cifre e seguiti dalla lettera M. La dicitura PaO risulta corretta anche se i mesi seguiti dalla lettera M sono posti lateralmente al vasetto. Esso deve essere presente sia sulla confezione primaria che sulla secondaria.

Parabeni

I parabeni rappresentano i derivati esterei dell’acido p-idrossibenzoico e vengono impiegati nelle formulazioni cosmetiche come conservanti, evitano cioè la formazione e la proliferazione di funghi e batteri. Spesso nelle preparazioni cosmetiche si utilizzano più parabeni in combinazione ottenendo un effetto sinergico capace di aumentare l’attività antimicrobica.

Anche se l’ SCCS ha definito i parabeni sicuri per l’impiego cosmetico ( concentrazione massima per formulazione 0,4% per un singolo parabene, 0,8% per le miscele), ad oggi c’è una crescente preoccupazione sul loro utilizzo a causa di un’ipotetica relazione fra la loro presenza e il tumore al seno. Anche se questa corrispondenza non è mai stata provata, molte ditte hanno già emesso in commercio prodotti paraben- free.

Paraffina liquida

Nella denominazione INCI prende il nome di Paraffinum Liquidum (o Mineral Oil per gli USA / Paesi no UE) . E’ un ingrediente utilizzato nelle preparazioni cosmetiche per la sua caratteristica di proteggere la cute e di migliorare la texture dei prodotti. Inoltre ha azione lubrificante e emolliente. Chimicamente la paraffina è composta da una miscela di idrocarburi: alcuni sono ottenuti dalla raffinazione del petrolio, altri sono presenti in natura.

Parfum

Con Parfum si vanno ad indicare in etichetta tutte quelle sostanze odorose presenti in formulazione. Non è necessario infatti citarle tutte, è possibile raggrupparle nel solo termine “ Parfum”. L’unica eccezione è data dalle sostanze odorose che fanno parte delle 26 sostanze allergizzanti. Per quelle, è necessaria la dicitura esplicita in etichetta

Patch test

È un test che viene effettuato sugli esseri umani al fine di valutare l’insorgere di reazioni infiammatorie locali dovute ad un determinato prodotto cosmetico. Non è obbligatorio e viene eseguito dalla ditta produttrice su un numero congruo di volontari (minimo 20). Vengono applicati sulla cute, in modo occlusivo, dei cerotti contenenti la formulazione in esame e dopo 48h dall’applicazione si vanno ad osservare i fenomeni irritativi manifestati. Pur essendo semplice da effettuare, non risulta altrettanto semplice leggere i risultati ottenuti, per tale ragione le aziende che eseguono questo test, si affidano ad un personale qualificato e professionale.

Peeling

Con il termine peeling viene definito un trattamento estetico eseguito con lo scopo di migliorare l’aspetto della pelle. Esso viene effettuato tramite l’utilizzo di sostanze chimiche (peeling chimico ) o elementi fisici (peeling fisico) tali da provocare un’esfoliazione della pelle con conseguente eliminazione dello strato più superficiale della cute. In questo modo si accelera il turnover: portando via con il peeling lo strato di cellule morte più esterno, la cute va incontro a rigenerazione cellulare.

Il nostro laboratorio produce soltanto formulazioni per il peeling che si avvalgono di un esfoliazione riconducibile ad elementi fisici, infatti questo processo viene eseguito tramite l’utilizzo di microgranuli.

Peptidi

I peptidi sono molecole formate dall’unione di più amminoacidi.

La caratteristica principale di queste molecole è quella di svolgere una determinata azione solo quando la loro struttura chimica si integra perfettamente con un sito specifico. L’interesse in ambito cosmetico è dato proprio dalla possibilità di andare ad agire solamente e specificatamente su un inestetismo rispetto ad un altro. Gli oligopeptidi, peptidi costituti da un numero variabile di amminoacidi tra 2 e 20, sono stati i primi ad essere utilizzati e svolgono un’azione antiaging. Essi infatti, sono in grado di bloccare la contrazione muscolare del viso legata all’espressione evitando la formazione delle rughe. I peptidi rappresentano l’innovazione in campo cosmetico e ogni giorno vengono studiati per formulare nuovi prodotti.

 pH

Il pH è una scala di valori che definisce l’acidità o la basicità di una soluzione. Si parte da 0, soluzione fortemente acida, fino ad arrivare a 14. Il valore 7 rappresenta la neutralità di una soluzione, mentre al di sopra di questo, si trovano tutte le soluzioni a carattere basico.

pH cutaneo

Indica il valore di pH che possiede la nostra pelle. Numericamente è compreso fra 4,5 e 6,5. I fattori che lo determinano sono molteplici, fra cui il sesso dell’individuo, i cosmetici utilizzati e i processi biologici che avvengono a livello della cute. Il pH cutaneo è leggermente acido e questo permette di creare un ambiente non favorevole alla crescita dei microrganismi.

Radicali liberi

I radicali liberi sono molecole che con la loro instabilità provocano delle reazioni a catena che vanno ad influire sia sulle normali caratteristiche della cute (invecchiamento cutaneo), sia provocando la comparsa di alcune malattie degenerative quale l’arteriosclerosi. Più tecnicamente, i Radicali liberi sono atomi o molecole che presentano nella loro struttura chimica un orbitale non completo, cioè hanno un elettrone spaiato. Questo provoca l’instabilità della molecola, la quale per tornare ad avere gli orbitali completi, cerca in altre molecole (dividendole) l’elettrone mancante, formando tramite una reazione a catena, altre molecole instabili.

La formazione di radicali liberi è un processo fisiologico di molti meccanismi cellulari e il nostro organismo ha creato sistemi di difesa per proteggerci dalla loro azione (meccanismi di detossificazione). Si va incontro a delle conseguenze solo quando la loro produzione è aumentata da cause esterne, come il fumo, i raggi solari o l’inquinamento.

Raggi UV

I raggi UV sono i raggi ultravioletti. Sono radiazioni elettromagnetiche che possiedono una lunghezza d’onda che cade nello spettro immediatamente inferiore a quello del visibile. I raggi UV sono di tre tipi: UVA, UVB e UVC ma solo i primi due raggiungono la nostra atmosfera. Una delle fonti primarie dei raggi UV è il sole, infatti i filtri solari contenuti nelle nostri cosmetici ci proteggono proprio da queste radiazioni.

I raggi ultravioletti oltre ad aumentare la produzione di melanina e di vitamina D, portano ad un incremento nella formazione dei radicali liberi con conseguente invecchiamento cutaneo precoce.

Sali di alluminio

Sono gli ingredienti attivi dei deodoranti. Queste sostanze svolgono la loro azione formando un film (la cui durata si misura in ore) che riduce la produzione di sudore da parte della cute. Più di una volta è stata messa in discussione la loro sicurezza, soprattutto in relazione alla presunta formazione di tumori al seno. Ad oggi, ogni studio effettuato ha dimostrato che i Sali di alluminio non rappresentano una minaccia per salute umana e che sono gli ingredienti più idonei per il controllo della sudorazione.

Siliconi

I Siliconi sono polimeri formati da una struttura base di ossigeno e silicio. Sono materiali polivalenti infatti vengono impiegati in vari settori industriali. In campo cosmetico il loro utilizzo è molto vasto, soprattutto per la loro capacità di migliorare la texture. Infatti hanno le caratteristiche primarie di rendere le formulazioni vellutate al tatto e di aumentarne l’assorbimento a livello cutaneo. Per tali ragioni vengono utilizzati nella produzione di creme sia per il viso che per il corpo.

I siliconi inoltre fanno parte di quei prodotti cosmetici definiti “cristalli liquidi”, cosmetici realizzati con lo scopo di migliorare l’estetica dei capelli.

SLS/SLES

Sono acronimi che indicano rispettivamente il Sodio Lauril Solfato (Sodium lauryl sulphate) ed il Sodio Lauriletere Solfato (Sodium laureth sulphate). Sono tensioattivi e vengono largamente utilizzati nelle preparazioni cosmetiche per il loro potere detergente ed emulsionante.

SPF

Fattore di protezione solare o in inglese Sun Protection Factor. E’ un numero che indica la capacità di un determinato prodotto di proteggere la cute dalle radiazioni solari, soprattutto dai raggi UVB. Tecnicamente questo volare è dato dal rapporto fra la dose minima di radiazione capace di provocare un eritema su una pelle trattata con filtro e la stessa non trattata. L’utilizzo di un cosmetico con un SPF più alto garantisce una maggiore protezione contro i raggi ultravioletti ( un SPF 30 blocca il 97% dei raggi UV).

Tensioattivi

I tensioattivi sono sostanze che hanno nella propria struttura chimica una “testa” polare e una coda “apolare”. Questa caratteristica permette loro di abbassare la tensione superficiale che si crea fra una fase acquosa e una oleosa, cioè fra due fasi immiscibili. Questo consente, tramite la formazione di agglomerati definiti micelle, una sorta di miscelazione delle fasi, con conseguente allontanamento della fase apolare. Un esempio è quello del detergente che per svolgere la sua azione si avvale della presenza di tensioattivi capaci di allontanare la fase lipidica (grassa) , cioè lo sporco.

I tensioattivi hanno quattro proprietà principali: potere schiumogeno, potere bagnante, potere detergente e potere emulsionante. Ognuno di essi ha una caratteristica che prevale sulle altre e da questa dipenderà il suo utilizzo nella formulazione.

Inoltre queste sostanze si suddividono in base alla loro struttura chimica in : anfoteri, cationici, anionici e non ionici. Anche questa proprietà influisce sull’utilizzo del tensioattivo nella produzione cosmetica.

Non sono sostanze nocive o pericolose per la salute, ma andrebbe limitato l’utilizzo dei tensioattivi definiti aggressivi, cioè capaci di rimuovere oltre la fase lipidica in superficie, anche parte del film idrolipidico.

Trietanolammina

La Trietanolammina (Triethanolamine) viene utilizzata nelle preparazioni cosmetiche per l’attività emulsionante e per la capacità di regolare il pH della formulazione (concentrazione massima 2,5% ).

Triclosan

Il Triclosan è utilizzato nelle preparazioni cosmetiche per la sua elevata attività antimicrobica (concentrazione massima 0,3%). E’ uno dei conservanti più utilizzati per il suo spettro d’azione molto vasto, infatti agisce anche nei confronti dei Gram negativi. Anche se sono stati espressi molti dubbi sulla sicurezza di questa sostanza per la salute umana, il Comitato Scientifico Europeo ha più volte smentito le voci definendo il Triclosan idoneo all’uso.

UVA

I raggi UVA sono i maggiori componenti dei raggi ultravioletti. Essi hanno una lunghezza d’onda superiore rispetto agli UVB e un aumentato grado di penetrazione a livello cutaneo. I raggi UVA portano alla formazione di radicali liberi e rappresentano le radiazioni elettromagnetiche più pericolose per l’uomo infatti, riescono ad arrivare alla cute anche in caso di cielo nuvoloso. Come tutti i raggi ultravioletti aumentano il rischio di tumori alla pelle.

UVB

I raggi UVB sono le radiazioni responsabili dell’aumento della produzione di melanina. Pur avendo una minore lunghezza d’onda sono i raggi più potenti e la loro azione può portare alla formazione di eritemi e scottature. I raggi UVB, come gli UVA, aumentano il rischio della formazione di tumori alla pelle.

Vaselina

La Vaselina, il cui nome INCI è Petrolatum, è una miscela costituita da idrocarburi derivata dalla raffinazione del petrolio. E’ un ingrediente sicuro e approvato per impiego farmaceutico e cosmetico. E’ utilizzato come emolliente in un’ampia varietà di formulazioni, quali detergenti, make-up e prodotti per il personal-care.